Cosa ne sappiamo veramente?
Tutti i processi legati alla malattia hanno come base un malfunzionamento del Sistema Immunitario.
Un protocollo sviluppato in oltre 50 anni da professionisti di tutto il mondo è il traguardo del massimo della conoscenza che si ha ora sulle malattie e su come influenzarle.
Le attuali fonti mediatiche di informazione spingono su interventi specifici per ogni patologia specifica senza badare alle conseguenze sul resto del corpo.
Questo è il reale motivo per cui molte persone, nel momento in cui entrano nel tunnel dei farmaci, non ne escono più e difficilmente risolvono il problema che li ha portati ad assumere i farmaci, trovandosene però molti altri.
“Dietro la Malattia” ti aiuta a capire che la tua salute non può dipendere solo da una pillola o da una diagnosi (magari tardiva) di un problema e ti fa prendere coscienza di ciò che accade nel proprio corpo prima che sopraggiunga una patologia, o prima che la tua patologia faccia troppi danni, o prima di soccombere alla pesantezza di una cura farmacologica e di tutti i problemi che da essa possono derivare.
Le testimonianze di chi ha sconfitto la propria malattia
L’ansia parte dall’intestino
Giorgio Tuscano
Gastroenterite cronica e ansia
Mi chiamo Giorgio Tuscano, ho 32 anni, e ho sofferto di disturbi gastrici per più di dieci anni ormai. Nel corso del tempo ciò che era iniziato come un semplice bruciore allo stomaco di tanto in tanto, si è trasformato in un incubo perenne. Sono stato curato per gastrite ulcerosa, colite nervosa, colite spastica, gastroduodenite, reflusso gastro-esofageo, stitichezza, e un centinaio di diversi presunti “virus” che mi hanno provocato settimane di diarrea.
Oltre a questo, soffro di sindrome ansiosa dall’età di 24 anni.
Ho assunto nella mia vita sufficienti farmaci da riempirci un autotreno, dai gastroprotettori agli antimicrobici, dai procinetici a montagne di lassativi; solo per dare l’idea, ho assunto Pantoprazolo da 40 mg per 4 anni di fila, senza mai interrompere, ogni mattina. Saltare anche solo una pillola equivaleva ad una catastrofe, con dolori strazianti per tutto il giorno, persino bere acqua mi dava problemi in quei casi.
La risposta dei medici? “È lo stress”.
Peccato che per quello assumessi già diversi psicofarmaci, con risultati davvero modesti.
Dopo una serie di vicissitudini che preferisco non raccontare nemmeno, ormai letteralmente prostrato nel corpo e nella mente, ho avuto modo, per puro caso, di vedere i risultati del protocollo con i miei occhi su una persona a me cara: vi assicuro che non credevo a ciò che vedevo io stesso. Decisi così di contattare la Dottoressa Cogliani con una netta sensazione “non sapevo cos’altro tentare”, le avevo provate tutte, sia nel senso dell’ansia sia nel senso dei miei disturbi digestivi e volevo vedere se il protocollo potesse essere adattato anche ai miei problemi, anche se nutrivo forti dubbi che una situazione così complessa come la mia potesse essere risolvibile.
Era metà di agosto del 2015, e i miei dubbi diventarono scetticismo quando, dopo un primo colloquio, la Dottoressa mi consigliò un cambio di alimentazione che definire radicale sarebbe riduttivo, e un altrettanto deciso numero di integratori da assumere quotidianamente.
Un integratore in particolare colse la mia curiosità, e insieme la mia perplessità: la cosiddetta betaina HCL, ovverosia, come mi fu spiegato, acido cloridrico da immettere nello stomaco! Ora provate a immaginarvi la faccia di una persona che non possa bere un solo cucchiaino di caffè -neanche se zuccherato alla nausea- senza avere forte bruciore allo stomaco, a cui si dica di ingerire acido cloridrico prima di ogni pasto.
Credo fu in quel momento che presi una decisione importante nella mia vita, che non fu, come si potrebbe pensare, quella di fidarmi del protocollo o della Dottoressa Cogliani: quelle vennero dopo. La decisione che presi quel giorno fu di non arrendermi e intentare qualcosa di nuovo, di aprire la mia mente a una vera cura della mia salute in un modo che non credevo possibile.
Da allora, per quanto possa sembrare incredibile persino a me stesso, la mia situazione è andata via via sempre migliorando. I dolori allo stomaco sono spariti, le fastidiose diarree ho scoperto essere causate da alterazioni della flora batterica, non ho più difficoltà a svegliarmi la mattina o a restare sveglio dopo i pasti per l’immane pesantezza, la mia ansia è migliorata, passando dall’assunzione di ansiolitici 3 volte al giorno a… non mi ricordo neanche quand’è l’ultima volta che li ho presi… e una serie lunghissima di altri benefici che non elenco perché quanto sto scrivendo non sembri una forma di propaganda.
Quello che sicuramente mi ha aiutato a seguire il protocollo è stato l’appoggio di mia moglie, che segue lo stesso protocollo ma per patologie diverse, con la quale ho condiviso tutti gli alti e bassi che si sono succeduti prima che si stabilizzasse la situazione.
A tutt’oggi ho una serie molto consistente di integrazioni, dovute alla molteplicità di carenze nel mio corpo scoperte nel corso dei mesi. Per il supporto che ho ricevuto dalla dottoressa Cogliani la clonerei e invierei un suo clone in ogni centro urbano.
La betaina la assumo ancora, a cicli, in quantità e tempi variabili a seconda dello stato del mio stomaco.
Sono fiducioso che anch’essa diventerà, nel tempo a venire, solo un ricordo, proprio come problemi per cui l’ho assunta la prima volta.
*** Dopo 2 anni… ***
Mi chiamo Tuscano Giorgio, ho 34 anni e vivo a Reggio Calabria.
Ho sofferto per anni di problemi gastrici, trattati di volta in volta come reflusso gastrico, gastrite ulcerosa, colite nervosa, sindrome da colon irritabile, ecc ecc. A queste si accompagnava una sindrome non meglio definita “ansiosa” con eccessi di rabbia e crisi di panico.
A 18 anni ho cominciato a soffrire di gastrite. “Troppi caffè” mi fu detto.
A 23 anni cominciai a prendere tranquillanti perché mi sentivo sempre agitato, non riuscivo a dormire e un senso d’angoscia opprimeva spesso le mie giornate. “Troppo stress” mi fu detto.
Nel frattempo continuavo a prendere farmaci per stare tranquillo, per digerire, per mangiare, per dormire, e anche per respirare.
A 27 il mio corpo cominciò a non rispondere più ai soliti farmaci e dolori addominali, insonnia e ansia divennero cronici.
Mi aumentarono i dosaggi e cambiarono le molecole, ma i miei mali non accennavano a diminuire anzi aumentavano.
Cambiai medici, che cambiarono ancora i miei dosaggi e le mie molecole, ma l’unica cosa che aumentava davvero era la mia rabbia e il mio senso di impotenza.
A 31 anni il mio medico curante mi mandò da uno psichiatra, che incrementò i miei ansiolitici e mi consigliò di fare terapia psicologica.
A quasi 32 anni, non avevo più letteralmente la forza di andare avanti, distrutto da ogni tipo di dolore addominale, piegato dalla stipsi, tormentato da crisi di panico e attacchi di rabbia, qualunque cosa bevessi o mangiassi mi faceva star male.
Ho avuto problemi col mio lavoro per la troppa malattia, e mia moglie era disperata quanto me. Pesavo 81 chili.
Non sapevo più cos’altro tentare.
Un giorno un amico consigliò a mia moglie, affetta da psoriasi da anni, di provare a fare una dieta in cui eliminasse praticamente tutto ciò che mangiavamo normalmente, pensai che il mondo fosse impazzito.
Ma dopo solo pochi giorni sotto i miei occhi increduli cominciai a vedere la pelle di mia moglie schiarire.
Confuso, senza più molte speranze di uscire dal buco in cui mi trovavo, decisi di provare anch’io la stessa dieta come fai-da-te, ma i risultati furono molto modesti su di me.
In un ultimo disperato tentativo, contattai la dottoressa Cogliani… “Dottore più dottore meno” pensai.
Da allora il mio mondo è cambiato.
Non è stato facile, né indolore, e neppure veloce.
Ha richiesto durissimo lavoro tanto da parte della dottoressa quanto da parte mia: mesi di dieta ferrea senza eccezioni, una integrazione complessa e mirata, rivista più volte per adattarla a vari “stadi” della mia ripresa o ai nuovi problemi che man mano emergevano.
Analisi, indagini, prove ed errori.
Ho comunque continuato, visto la delicatezza della mia situazione, il supporto psicologico per quasi tutto il tempo.
La dottoressa Ethel Cogliani è rimasta accanto a me e mia moglie Anna, rispondendo alle nostre domande anche assillanti, indagando le particolarità della mia patologia, consigliandomi come correggere non soltanto la mia alimentazione, ma anche tutta una serie di abitudini sbagliate nel mio stile di vita.
Alcune volte cambiavamo alimentazione di giorno in giorno adattandoli alle bizze che faceva il mio intestino: una volta stipsi una volta diarrea poi di nuovo stipsi… e di nuovo diarrea… finchè non si è arrivati alla stabilizzazione. E ogni volta modificavamo in modo da far rientrare il problema il prima possibile.
Oggi, con pazienza e costanza, sono in grado di dire che sto bene.
Nonostante non abbia ancora finito il mio percorso con lei, ho raggiunto uno stato di salute tale da abbandonare la quasi totalità dei farmaci che assumevo, non soffro quasi più di stati ansiosi, non ho più alcuna crisi di panico nè d’ira, ho molta più forza e sono molto più resistente di prima, non manco più dal lavoro, ho perso 17 chili e mangio secondo il protocollo senza eccezioni da più di due anni – con gran soddisfazione, aggiungo.
Mi avevano detto che dall’ansia non si guarisce.
Mi avevano detto che con i miei problemi dovevo convivere.
Oggi sono io che dico che risultati impensabili possono essere raggiunti a patto di avere tre cose:
» la fortuna di essere seguiti da un professionista davvero competente
» che voi abbiate davvero la costanza di seguirlo
» il coraggio di provare davvero a cambiare il vostro modo di vivere
Molto bene, la dottoressa è sempre stata chiara, precisa e molto paziente. Mi ha spiegato moltissime cose, e si è sempre resa disponibile, sono arrivato a contattarla anche quattro volte al giorno nei primi periodi.
Allo stato attuale ho sospeso tutte le terapie precedenti eccetto una, l’Amisulpride, che è comunque in via di eliminazione progressiva. Essendo uno psicofarmaco da me assunto troppo a lungo tanto da indurre dipendenza, ha richiesto tempi lunghi e buone condizioni generali per ridurlo gradualmente.
Al momento lo assumo un giorno ogni 10 circa, sono arrivato anche a dodici senza, contro i sei giorni la settimana di prima. Nel mio studio ho ancora due cassetti stracolmi di farmaci di ogni tipo, dagli ansiolitici ai cortisonici, tutti ormai inutilizzati e scaduti: li tengo lì per ricordarmi ogni giorno come ero allora e come sto oggi.
Sono soddisfatto tanto quanto potrebbe esserlo un uomo che avendo provato l’ultima carta rimastagli senza neppure credervi troppo, oggi si senta nel pieno delle sue forze senza neppure aver terminato il suo percorso.
Inizialmente, infatti, il massimo delle mie aspettative era quella di perdere qualche chilo e magari riuscire a liberarmi dalla stitichezza, ma soprattutto speravo di liberarmi dai dolori costanti all’addome. Non credevo di raggiungere i risultati che ho ottenuto.
Non è un protocollo… mi ha reso una persona migliore
Christian Parisotto
Afonia cronica
Mi chiamo Christian Parisotto e ho 35 anni. Sono sempre stato iperattivo, sportivo e in perfetta salute, ma dal febbraio 2016 è cambiato qualcosa.
Venivo da un pesantissimo periodo lavorativo di circa 2 anni con soci che tradivano, orari di 15/18 ore al giorno, nuove responsabilità, nuove società che non ingranavano e sempre più pressioni esterne. Troppa tensione. Il mio corpo mi aveva dato un sacco di segnali che puntualmente ignoravo (stanchezza, insonnia, svenimenti) fino a quando ha deciso lui di fermarmi.
Improvvisamente a marzo 2016 rimasi completamente afono. Scambiandolo per un male di stagione, mi imbottirono di farmaci fino ad arrivare a due cicli di cortisone. La voce non tornava e io mi sentivo a terra. A questo si sono pure aggiunti problemi gastrici, difficoltà a digerire qualsiasi cosa e reflusso gastroesofageo continuo.
Per me che mi vantavo di avere una digestione di “ferro” erano cose completamente nuove. Ho girovagato tra gastroenterologi, foniatri, logopedisti: risposte senza senso, soldi buttati e nessuna soluzione.
La mia vita era cambiata, non uscivo più, non riuscivo a comunicare con la mia compagna e amici, non riuscivo a lavorare perché ero completamente afono senza sosta. I dottori dicevano, pure con molto orgoglio, che non sarei tornato più quello di prima e soffrivo di reflusso come un novantenne.
Dopo 3 cicli di soppressori della pompa protonica e un ciclo di cortisonici (all’inizio di questa avventura), “Mettitela via” mi dicevano.
Per me non esisteva questa possibilità.
L’unica cosa che sapevo è che in un modo o nell’altro avrei saputo venirne fuori, qualsiasi terapia sarebbe stata valutabile.
Conoscevo la paleo dieta e ho cominciato ad applicarla. Mi sono messo a studiare, leggere libri e ne sono praticamente diventato un “talebano”. Ma la situazione non migliorava, anzi: la voce era sempre assente (passavo anche intere settimane senza dire una parola), ho cominciato a perdere velocemente peso (arrivando a -18 kg in un anno: la persona sempre felice, sorridente, loquace che ero non esisteva più) e la cosa cominciava a pesare enormemente anche al punto di vista emotivo. Non ce la facevo più e, in preda alla disperazione, ho deciso che mi serviva una mano.
Ho contattato Ethel, che avevo conosciuto tramite amici comuni via Facebook. Avevo bisogno di una persona che mettesse ordine e un metodo in quello che in parte già conoscevo.
A gennaio 2017, primo colloquio: la soluzione c’era e sembrava a un passo. Ethel fu estremamente chiara fin da subito. Cominciammo subito il suo protocollo e mi diede un sacco di istruzioni utili e informazioni fondamentali. Il suo obiettivo è sempre quello che tu riesca a imparare a gestirti, non cura i sintomi ma insegna un nuovo modo di “vivere”.
La differenza la fa sempre la persona oltre alle conoscenze: e lei fa la differenza.
Sempre costantemente presente, visto che ci scrivevamo praticamente ogni giorno, sempre disponibile a spiegazioni, consigli o miglioramenti. E ci crede sempre, anche quando sei tu il primo a mettere in discussione che potresti non farcela. Il suo apporto mentale, psicologico e umano fa la differenza.
I miglioramenti c’erano, lentissimi ma c’erano. E lei era sempre lì presente a cercare nuove soluzioni. Insieme abbiamo fatto un lavoro mostruoso e complesso che toccava tantissimi aspetti: dal surrene, alla meditazione, al rilassamento, al digiuno, al sonno per dirne alcuni.
Erano passati 14 mesi. I segnali del corpo continuavano: avevo sempre avuto una salute di ferro, ma in questi 14 mesi avevo pure avuto due operazioni (appendicite e ernia). Però la situazione generale era notevolmente migliorata, riuscivo a parlare anche se spesso dovevo fermarmi dal dolore per non sforzare. Ma almeno parlavo. La perdita di peso si era fermata a 58 kg per 180 cm.
Ero estremamente critico con me stesso e la mia situazione. I primi timidi risultati, secondo me, sono arrivati dopo circa 7/8 mesi. Anche se le persone all’esterno hanno visto già piccoli cambiamenti fin da subito.
Cominciavo comunque a essere veramente stanco: emotivamente davvero stanco. A febbraio di quest’anno pensavo di mollare.
E qui Ethel ha fatto la differenza: mi sostenne in qualsiasi modo possibile, mi diede la forza e la carica di insistere ancora, che ce l’avrei fatta in un modo o nell’altro. Molte volte rischi di mollare un’ora prima del miracolo.
E improvvisamente arrivò. Tutto il lavoro che avevamo fatto insieme, tutte le attenzioni, tutti gli esami di 14 mesi si trasformarono in un miglioramento improvviso.
Da marzo 2018 ho ripreso 8 kg, ho ripreso a fare attività fisica molto intensa, lavoro ma non ne sono più schiavo, ho ripreso a vivere e lo faccio molto meglio di prima perché mi ha insegnato a gestirmi.
La mia voce migliora di giorno in giorno, non ho praticamente più dolore, non è ancora al massimo come volume ma ci arriverà. E mi è sembrato di rinascere.
Penso che, se si arrivasse ad abbinare in modo sistematico un lavoro psicologico e motorio, i risultati già eccellenti si velocizzerebbero. Infatti sono stato spinto più volte da Ethel a tale ricerca e assolutamente quel tassello mi ha dato un’ulteriore spinta soprattutto nella fase di stabilizzazione dei risultati.
E ora ringrazio di aver avuto questa complicazione. Non è solo un protocollo: sono diventato emotivamente una persona migliore, più saggia, che si sa gestire, che sa prendersi le pause, che sa gioire anche delle piccole cose. E in più ho trovato una guida e un’amica.
Grazie, di cuore. E ora arriva il bello!
Guarisce un problema e si aggiusta l’altro
Erika Alfonsi
Dermatite atopica e problemi intestinali
Mi chiamo Erika Alfonsi, ho 23 anni e da quando ne ho 14 soffro di dermatite atopica ho girato non so quanti dermatologi sia al livello ospedaliero che privatamente sono finita anche all’Idi di Roma ma la cura è sempre stata la stessa cortisone per bocca, cortisone via topica, antibiotici e creme idratanti apposta per pelli sensibili e con dermatiti.
I miglioramenti sono sempre stati pochi e per poco tempo poi il tutto tornava come sempre, ho anche provato l’approccio omeopatico ma è stato sempre peggio.
Devo dire che è sempre stata sotto controllo ma l’anno scorso è esplosa ovunque, prurito pelle secca un incubo. Sono stata ricoverata all’ospedale regionale di ancona e curata con antibiotici (5 cicli in un mese) insieme al cortisone.
La situazione inizialmente è migliorata poi è tornata come sempre con l’aggiunta però di dolori intestinali e vomito quasi tutti i giorni, così arrivata all’estremo ho cercato una via alternativa e ho trovato IMMUNOREICA, ho cambiato alimentazione iniziato le integrazioni ho iniziato a soffermarmi su di me su cosa mi faceva stare male ad ascoltarmi e capire tante cose e finalmente sono arrivati i primi veri miglioramenti.
Ho iniziato il tutto a gennaio è dura ci sono alti e bassi ma sento di aver trovato la cura, la soluzione. Sto sempre meglio ho ripreso a vivere e combattere.
Sono andata dalla Dott.ssa Cogliani non solo per la dermatite ma anche per problemi intestinali comparsi a maggio 2015.
Ho iniziato ad approcciare questo protocollo per capire cosa scatenava la mia dermatite atopica e risolvere alla radice i miei problemi.
Veramente non avevo mai avuto risultati così, i problemi di stomaco in un mese e mezzo sono completamente spariti mentre sulla per la D.A. ci stiamo lavorando ma ci sono buoni risultati delle parti sono guarite completamente.
Lo consiglio a chiunque abbia il mio stesso problema perché è l’unica alternativa che mi ha dato risultati visibili e per qualunque problema o dubbi basta chiedere e le cure sono tutte naturali e si impara a conoscere sé stessi.
20 anni di peggioramenti e medicine crescenti… 8 mesi per toglierle
Ascanio Crocetti
Artrite psoriasica e psoriasi
Salve, volevo condividere con voi la mia esperienza sulla psoriasi e l’artrite psoriasica.
Mi chiamo Ascanio Crocetti di anni 55 e nel 1991 ho avuto la prima manifestazione di psoriasi, dopo circa due anni è comparsa anche l’artrite psoriasica iniziando dapprima dal dito medio della mani sinistra poi un altro dito della mano destra.
Su consiglio di un dottore iniziai a farmi curare come se fosse una tendinite, non risolvendo il problema mi sono rivolto ad un reumatologo che dopo le specifiche analisi, mi fece iniziare il Methotrexate e successivamente mi aggiunse anche la Ciclosporina.
Dopo diversi anni (e danni), mi fece ricoverare presso un ospedale di Roma perché erano usciti in commercio dei farmaci biologici.
Per rientrare nel protocollo dell’utilizzo dei questi farmaci biologici dovevi avere dei requisiti e io né avevo a sufficienza (che fortuna!) in quanto l’artrite ormai mi aveva colpito mani, bacino, ginocchia, caviglie e dita dei piedi, solo la psoriasi era poca, in testa, genitali, una macchia sul petto ed una in un polpaccio.
Entrato nel protocollo, ho iniziato a far uso di Embrel (farmaco biologico).
Dopo circa tre anni non era più sufficiente e quindi mi hanno aggiunto quattro pasticche al giorno di Salazopyrin (immunosoppressore).
Avendo sempre liquido sinoviale alle ginocchia, mi hanno fatto lastre e biopsia per vedere se era il caso di cambiare biologico, ma non è stato così, mi hanno lasciato il biologico dicendomi che in futuro dovrò mettere le protesi.
Da quanto sopra scritto si può notare che in più di 20 anni l’unico esito di ogni cura è stato il peggioramento. Stanco di questo stato, ho intensificato le ricerche su internet di prodotti naturali per la cura di questa malattia e mi sono imbattuto nel sito di IMMUNOREICA.
Non avendo mai sentito parlare di approccio nutrizionale alla patologia (anzi mi dicevano che l’alimentazione non c’entrava niente), ho approfondito e ho subito capito che nel mio stato non potevo affrontare questo percorso da solo, affidandomi quindi alla Dottoressa Ethel Cogliani.
Da Luglio 2016 ho iniziato ad essere seguito da lei e con le sue indicazioni sulla nutrizione, integrazione e stile di vita, oggi mi sento un’altra persona; molto energica, non ho più dolori e liquido alle ginocchia, con le analisi quasi perfette e soprattutto non prendo più gli immunosoppressori.
Ricordo distintamente che essendomi sentito quasi subito bene avevo deciso arbitrariamente di sospendere gli immunosoppressori, ricredendomi subito di questo gesto un po’ avventato. Infatti confidando subito l’errore alla dottoressa lei mi disse che era troppo presto e comunque sarebbe stato possibile toglierli ma con gradualità e possibilmente seguito da un medico che mi permettesse di dare il giusto tempo in base anche alle analisi che regolarmente sono costretto a fare per via del protocollo che seguo per il Biologico.
Fatto sta che ho ricominciato mio mal grado a riprendere l’immunosoppressore e a scalarlo in modo regolare fino ad oggi (29 marzo 2017) che è un mese abbondante che l’ho tolto totalmente. Ora manca il biologico e da qui parte un nuovo percorso.
Ovvio che le indicazioni da seguire sono tante, l’impegno è molto i primi tempi, ma con fiducia, tenacia e costanza, il risultato è arrivato, non solo per l’artrite e psoriasi ma anche per altri disturbi che avevo.
Grazie Ethel Cogliani.
Per ognuna un medicinale e tanti effetti collaterali
Cettina Sidoti
Psoriasi, artrite psoriasica, sclerosi multipla e reflusso gastroesofageo
Sono Cettina Sidoti, ho 55 anni e ho conosciuto il protocollo tramite FB nel gruppo “psoriasi fattori scatenanti – l’alternativa naturale” e conosciuta personalmente la dott.ssa Ethel Cogliani ad un congresso del gruppo a Roma a giugno del 2014.
Avevo contattato IMMUNOREICA per problemi di Psoriasi, sclerosi multipla, artrite psoriasica, reflusso gastrointestinale. Avevo già fatto altre cure in precedenza ma avevo dovuto sospenderle sempre a causa di effetti collaterali.
Soffrivo di psoriasi da circa 40 anni, di S.M. Da circa 20 anni, artrite 10 anni, Reflusso 8 circa e per ciascuna problematica prendevo farmaci diversi che con il tempo hanno causato diversi problemi per la pso qualche crema, per la S.M. Interferone, copaxone, cortisone, per il reflusso omeprazolo, ma niente di risolutivo, anzi.
All’inizio ho provato a seguire i consigli che venivano dati gratuitamente e già vedevo dei risultati interessanti che mi hanno convinta a farmi seguire per migliorarli e consolidarli.
Era tutto molto chiaro ad ogni mia domanda c’era sempre una risposta chiara e immediata e anche per la gestione dei problemi che si presentavano di volta in volta c’era sempre un rimedio che mi permetteva di limitare al minimo i farmaci.
Soprattutto riguardo alla psoriasi e all’artrite reumatoide ho avuto veramente grandi risultati in alcuni mesi, per la sclerosi multipla non saprei dire, forse sì, nell’ultimo anno non ho avuto grandi ricadute e per il reflusso, ci stiamo lavorando proprio nell’ultimo periodo dopo una forte ricaduta in seguito all’assunzione di alcuni farmaci che mi hanno dato particolarmente fastidio.
L’ho contattata perché volevo farmi aiutare a guarire, nel senso generale, a migliorare come persona, non solo come malata e consiglierei assolutamente il protocollo proprio perché ho avuto ottimi risultati.
Grazie veramente
Cosa dicono i lettori
“Ho finito di leggere il libro, e il mio giudizio è assolutamente positivo. Poiché io sono stato paziente di Ethel Cogliani, ero già abbastanza istruito su diversi argomenti (e nonostante ciò ho scoperto nuovi ed improtanti particolari) ma credo che anche chi si avvicina per la prima volta a questo approccio terapeutico può notare come la materia si tratta in modo chiaro. È scritto bene e tutto è spiegato in maniera semplice e comprensibile, il che già a mio avviso è un gran pregio. I meccanismi che si celano dietro lo sviluppo delle maalttie, le cause dell’infiammazione sistemica, il funzionamento del sistema endocrino, i fattori genetici ed ambientali che determinano l’instabilità dell’organismo vengono affrontati nel modo giusto.
Ottimo l’inserto allegato, con le analisi suggerite e lo schema sull’infiammazione. Utilissimi anche i suggerimenti sugli auto-test. Come unico ma piccolissimo appunto, forse si poteva inserire qualche minimo suggerimento pratico (uno o due) senza ovviamente scendere nei particolari del protocollo. Ad ogni modo io sono pienamente soddisfatto. Attendo il secondo libro”
— Daniele Paletti
“Più che darti un feedback, ti darei la piena fiducia che si dà ad un familiare, come un fratello o un genitore. Tutto quello che ho sempre pensato è in questo libro: il concetto di multifattorialità patologica… la riequilibrazione dell’intero organismo e non solo del singolo organo sofferente… le lobby delle cause farmaceutiche che controllano la sintomatologia ma non curano le cause per profitto, e i migliori garanti di questi affari siamo noi pazienti… la miopia della comunità medica scientifica… e molto altro.”
— Claudio J.P.
“Come promesso. La lettura è stata estremamente agevole e discorsiva, molto chiara soprattutto nel far comprendere i meccanismi che si celano dietro tanti sintomi e/o patologie. Ti dico la verità, se lo avessi letto prima di quello di Paolo e Jacopo, mi avrebbe sicuramente aiutata nella comprensione di alcuni passaggi che lì sono giustamente trattati in maniera più tecnica. La tua esposizione è lineare ed efficace, esaustiva e stimolante quanto basta ad invogliare l’approfondimento d’indagine. Le varie testimonianze invece rappresentano gli “occhiali rosa” che ti permettono di essere ottimista circa la possibilità di uscita dal tunnel. L’unico consiglio che mi sento di darti è di scriverne subito un altro! 🙂 Grazie per aver voluto condividere le tue consocenze e la tua esperienza!”
— P. Rispoldi
“Io l’ho letto tutto di un fiato ma, quando sono arrivata alla fatidica omocisteina, sono andata subito a controllare i miei esami… gulp! Non mi ero accorta di averla così alta, perché non era segnata con l’asterisco. Ecco, il libro mi ha dato la possibilità di conoscere cose che il mio medico non mi ha mai detto e mai mi dirà. Tra l’altro mi ha messo un po’ in ansia perché sono consapevole che il percorso della guarigione non è facile, però mi fa dire anche che ho avuto fortuna ad avere incontrato Ethel Cogliani.”
— Mariangela Masala
“Finito stasera di leggerlo. Molto molto interessante e comprensibile. L’unica cosa negativa è l’amarezza che resta in bocca nel rendermi conto di quanto i medici a cui mi rivolgevo in passato non capivano un bel niente di niente (a partire dal medico di base a cui vorrei tanto prestare il libro, ma temo si offenda a morte se lo faccio…). Poi meno male che mi sono imbattuta nel gruppo e tutto è cambiato nella mia vita. Ora è da rileggere di nuovo e da perfezionare nella pratica.”
— D. Pavone
“Letto una prima volta di getto, scorrevole e comprensibile, mentre aspettavo il risultato delle analisi, che poi sono risultate perfette dopo 6 mesi di dieta e integrazione. La psoriasi praticamente sparita. Adesso lo riprendo dall’inizio per capire bene soprattutto i paragrafi su omocisteina e istamina che sono i miei talloni d’Achille. A me è piaciuto molto. Questa è l’unica strada possibile… non ci sono altre soluzioni.”
— P. Bellancini
“Letto una prima volta di getto, scorrevole e comprensibile, mentre aspettavo il risultato delle analisi, che poi sono risultate perfette dopo 6 mesi di dieta e integrazione. La psoriasi praticamente sparita. Adesso lo riprendo dall’inizio per capire bene soprattutto i paragrafi su omocisteina e istamina che sono i miei talloni d’Achille. A me è piaciuto molto. Questa è l’unica strada possibile… non ci sono altre soluzioni.”
— P. Bellancini
L'autrice
Ethel Cogliani
❝Non devi credere, devi conoscere. Se credi, vieni controllato. Se conosci, controlli.❞
Biologa nutrizionista specializzata nel trattamento delle malattie autoimmuni, croniche e infiammatorie. Ideatrice del protocollo IMMUNOREICA. Autrice di tutti i libri Immunoreica. Editrice e redattrice della rivista Immunoreica Magazine.
Indice
Introduzione
Siamo tutti sani fino a prova contraria
Dichiarazione di non responsabilità
PARTE 1
Storia di un protocollo nato con i pazienti
Storia di Paolo e Iacopo
1.
Fondamenta solide per un protocollo in evoluzione
2.
Una sola causa, tante malattie
3.
L'infiammazione sistemica silente (o sindrome metabolica)
4.
Cos'è l'infiammazione
Com'è possibile che da un equilibrio sano si passa a malattia?
Com'è che le malattie autoimmuni sembrano andare sempre a braccetto tra loro?
PARTE 2
5.
Viaggio attraverso le cause della tua malattia
Cosa fa una diagnosi?
Domande domande domande... analisi analisi analisi
6.
Quali sono i giusti valori?
7.
Cosa può aver determinato la tua malattia?
Fattori genetici
Fattori ambientali
8.
Sistema endocrino
Il surrene
La tiroide
11.
Rapporto omega6/omega3
13.
Colesterolo e insulina: capiamoli meglio per imparare a gestirli
14.
Altri indici infiammatori
PCR e VES...
... e omocisteina
15.
Problemi del tratto digerente e organi annessi
Intestino permeabile (leaky gut)
Disbiosi intestinale e sibo
Infezioni intestinali e non
La cistifellea
16.
Diamo ordine a come procedere
Appendici e autotest
Testimonianze
Testi consigliati
Bibliografia